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Mito e Leggenda: la scoperta di Robin Hood
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I racconti delle coraggiose gesta di Robin Hood fanno parte della letteratura inglese da decenni. Come riassunto succintamente dallo studioso J.C. Holt: "Esiste una lunga serie di possibili Robin Hood. E anche il più probabile di essi non è niente di più di un bagliore nella notte." Tuttavia questa storia archetipa è sopravvissuta ed è stata tramandata di generazione in generazione, adattata di volta in volta all'etica e ai canoni del periodo. "Inizialmente era solo una leggenda tramandata oralmente", spiega Holt, "alla fine è diventata una sceneggiatura".
Le storie di Robin sono tra le più antiche leggende tramandate oralmente in Inghilterra, e possono essere fatte risalire al periodo medievale del IX secolo con il racconto di "Robin the Be-header" (Robin il Tagliatore di Teste) per poi trovare una forma letteraria nelle ballate del XV e XVI secolo come A Gest of Robyn Hode, Robin Hood and the Curtal Friar e Robin and the Monk. Per quel che ne sappiamo, comunque, non esiste un vero Robin che possiamo considerare l'autentica figura ispiratrice. Dai suggerimenti che il nome "Robehod" veniva spesso applicato ad un uomo divenuto un fuorilegge, fino alla congettura che "Robin Hood" fosse uno pseudonimo comunemente usato dai ladri, le teorie abbondano e la leggenda sopravvive.
L'eroe è stato anche largamente rappresentato sul grande schermo. Sono stati realizzati almeno 30 film per il cinema e per la TV, a partire dall'adattamento di Ivanhoe del 1913, ai film con Douglas Fairbanks (Robin Hood, 1922), Errol Flynn (Le avventure di Robin Hood, 1938), Sean Connery e Audrey Hepburn (Robin e Marian, 1976) e Kevin Costner (Robin Hood: il principe dei ladri, 1991), oltre alle popolari serie televisive come quella della BBC con Patrick Troughton, Robin Hood (1953), Robin of Sherwood (1984) e la più recente Robin Hood (2006).
Al di là della sua indiscussa popolarità, tuttavia, le storie per lo schermo su Robin raramente si evolvono, con i filmaker che invariabilmente si soffermano sugli episodi familiari a tutti, come quelli legati al perfido Sceriffo di Nottingham, al cattivo Guy di Gisburne e alla più celebre della damigelle in pericolo, Marion. Altrettanto univocamente, Robin è stato rappresentato o come un nobile caduto in disgrazia o, più spesso, come un furfante galantuomo che ruba ai ricchi per donare ai poveri.
I racconti delle coraggiose gesta di Robin Hood fanno parte della letteratura inglese da decenni. Come riassunto succintamente dallo studioso J.C. Holt: "Esiste una lunga serie di possibili Robin Hood. E anche il più probabile di essi non è niente di più di un bagliore nella notte." Tuttavia questa storia archetipa è sopravvissuta ed è stata tramandata di generazione in generazione, adattata di volta in volta all'etica e ai canoni del periodo. "Inizialmente era solo una leggenda tramandata oralmente", spiega Holt, "alla fine è diventata una sceneggiatura".
Le storie di Robin sono tra le più antiche leggende tramandate oralmente in Inghilterra, e possono essere fatte risalire al periodo medievale del IX secolo con il racconto di "Robin the Be-header" (Robin il Tagliatore di Teste) per poi trovare una forma letteraria nelle ballate del XV e XVI secolo come A Gest of Robyn Hode, Robin Hood and the Curtal Friar e Robin and the Monk. Per quel che ne sappiamo, comunque, non esiste un vero Robin che possiamo considerare l'autentica figura ispiratrice. Dai suggerimenti che il nome "Robehod" veniva spesso applicato ad un uomo divenuto un fuorilegge, fino alla congettura che "Robin Hood" fosse uno pseudonimo comunemente usato dai ladri, le teorie abbondano e la leggenda sopravvive.
L'eroe è stato anche largamente rappresentato sul grande schermo. Sono stati realizzati almeno 30 film per il cinema e per la TV, a partire dall'adattamento di Ivanhoe del 1913, ai film con Douglas Fairbanks (Robin Hood, 1922), Errol Flynn (Le avventure di Robin Hood, 1938), Sean Connery e Audrey Hepburn (Robin e Marian, 1976) e Kevin Costner (Robin Hood: il principe dei ladri, 1991), oltre alle popolari serie televisive come quella della BBC con Patrick Troughton, Robin Hood (1953), Robin of Sherwood (1984) e la più recente Robin Hood (2006).
Al di là della sua indiscussa popolarità, tuttavia, le storie per lo schermo su Robin raramente si evolvono, con i filmaker che invariabilmente si soffermano sugli episodi familiari a tutti, come quelli legati al perfido Sceriffo di Nottingham, al cattivo Guy di Gisburne e alla più celebre della damigelle in pericolo, Marion. Altrettanto univocamente, Robin è stato rappresentato o come un nobile caduto in disgrazia o, più spesso, come un furfante galantuomo che ruba ai ricchi per donare ai poveri.