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La Fame di Camilla


Il secondo disco de La Fame di Camilla parte con suoni tesi, molto accattivanti e con un piglio in più.  La personalità è evidente e sottolineata da viaggi di parole molto profonde e mai casuali. L’indagine che si compie è sempre nell’anima, nella vita, ma con una lucidità molto più evidente. Senza scomodare la definizione “disco della maturità” , L’Attesa è sicuramente un disco “maturo”, dove  le allegorie sono meno indispensabili e la voce di Ermal Meta si spinge e si dilata con estrema naturalezza. Registrato negli studi dei Negrita con Fabrizio Barbacci, il disco gode  delle attenzioni della rock band aretina. Nate in tour, le nuove canzoni non nascondono una vocazione live, dimensione nella quale il gruppo è perfettamente a proprio agio.  L’attesa del titolo è quella di cui sono prigionieri molti ragazzi oggi.  Lo stallo, l’immobilità che non fa alzare la testa, la paura che corrode e immobilizza.  Un’ attesa che deve diventare viaggio, amore, movimento, vita.

La stagione dell’amore silenzioso
Il disco parte subito con “giovani speranze forti come  quest’anima” .  Un suono molto teso e deciso ed un forte desiderio di vita. Esperienze e amori  rischiano di uccidere, ma la forza e la consapevolezza di sé portano a superare anche “gli anni più bui”

Crescere
“Non è un addio ma è solo crescere”.  Nella conclusione di una storia d’amore c’è la metafora della vita, che è fatta di arrivi e partenze, di porte chiuse e lacrime.  Soffrire o sorridere fanno parte di un percorso preciso e solo chi non si sottrae a questo può effettivamente Crescere

Solo una scia
Arrivi e partenze possono o devono essere caratterizzati da qualcosa di preciso. Una scia che dia il senso di aver vissuto. E soprattutto quando la vita ti fa crescere e maturare , tra le rughe del tempo,  occorre poter ritrovare quello che si è stati. Teso e senza fiato questo brano si lascia andare, nell’incedere, a violini molto accattivanti.

Rivoluzione
Ipnotica e magica, questa intensa ballad ci trascina al significato più intenso della vita che non deve essere morire lentamente. “Inutile aspettare qualcosa che accenda la voglia di reagire”. Rivoluzione per dare vita ad un altro mondo possibile. Rivoluzione come fine dell’Attesa.

Susy e l’infinito
Accattivante e ricca di suoni con cui flirtare,  questa canzone racconta l’incontro di un attimo, quello passionale fatto di amore e fuga.  Susy  è una donna che guarda l’infinito e vola via, ma anche metafora di quelle occasioni da consumare ora e qui.

La mia parte più debole
Sincopata e  senza difese, questa è la canzone che sa esaltare le fragilità, le paure, che toglie il respiro ma lascia il fiato per urlare il nome di chi ami.  Come in Buio e Luce,  torna intenso il senso di paura che ci fa nascondere impauriti dal nostro stesso cuore.

Astronauti
Le distanze vere o presunte vanno percorse senza paura e in compagnia di chi sa viaggiare con noi. “Per navigare senza vele non serve il vento, solo stelle nuove da esplorare” . Fatta di spazi siderali e fermate, questa canzone ci trascina nello spazio, grazie anche all’incedere sinfonico.

Giuda
Sorrisi che nascondono lacrime, anime svendute e vuoti abissali. Non c’è cura per l’assenza di valori, di desideri e sogni e un’anima mercificata non vale nulla,  si può vendere a 30 danari, il prezzo che Giuda incassò per la vita di Gesù.

Niente che ti assomigli
L’arpeggio iniziale coinvolge subito in una canzone intrisa di amore e riconoscenza: “ L’amore che ho per te lo porterò nelle prossime vite. Ma perché hai scelto proprio me? Non c’è niente che ti assomigli”. Un inno all’amore o forse alla vita, che ti sceglie sempre anche quando decidi di abbandonarla.

Un uomo
“Il tempo è un inganno per me che sono un uomo”.  La vita che bussa e cerca di dare un senso a sé stessa è in  contrasto con il tempo che trascorre e sembra voler togliere spazio alle domande .  La condizione umana porta spesso inquietudine, ma proprio per questo è ricca di fascino.

L’altra metà
Parte con un suono vagamente retrò, questa canzone malinconica e sentimentale. “Devo ancora darti l’altra metà di un cuore che hai già” . Ritrovare un amore mai perso, può essere più doloroso e difficoltoso che vivere altre occasioni. Siamo spesso dietro ad un muro a nascondere la nostra nostalgia….

Bye Bye Baby
Uno dei brani più solari e apparentemente leggeri del disco, ci fa fare un viaggio anche musicale, nella west coast californiana. Suoni che profumano di viaggio e libertà accompa gnati da una voce  che quando occorre sa anche sdrammatizzare.

Un pezzo di cielo in più
Una ballad chitarristica che suona come una preghiera “Vita che inganni me, cosa posso fare per non essere soltanto metà di qualcosa che è da qualche parte del mondo cercando me”. Una richiesta di vita alla vita stessa, un bisogno di luce, di chiarezza, di istruzioni per l’uso.

Due lacrime
Gioiellino acustico messo a chiudere la versione digitale del disco. Tra le tante paure dell’esistenza c’è quella della solitudine. E una promessa di luce e colori ha il peso specifico dell’amore. “Non fermarti se tutto è già fermo, lascia spazio per un sorriso e non sprecare due lacrime”.

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