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Almanacco in musica

anniversari e ricorrenze dell'8 ottobre - in onda alle ore 8,00

Almanacco in musica Heinrich Schütz (Köstritz, 8 ottobre 1585 - Dresda, 6 novembre 1672) è considerato il più importante compositore tedesco prima di Johann Sebastian Bach, nonché il più rappresentativo del XVII secolo assieme a Claudio Monteverdi. Dopo essere stato allievo di Giovanni Gabrieli a Venezia, fu attivo a Dresda presso la corte di Giovanni Giorgio I di Sassonia e contribuì allo sviluppo della Sächsische Staatskapelle Dresden, fondata nel 1548, che è pertanto una delle più antiche orchestre del mondo. Il "Magnificat tedesco" che ascolteremo è una delle sue opere più significative.

Heinrich Schütz - Meine Seele erhebt den Herren, "Deutsches Magnificat" per doppio coro strumenti e b. c. SWV 494

François-Adrien Boieldieu (Rouen, 15 dicembre 1775 - Varennes-Jarcy, 8 ottobre 1834) nacque quattordici anni prima della presa della Bastiglia, e visse quindi l'intero periodo storico che dalla Rivoluzione Francese, attraverso l'Impero napoleonico, sarebbe giunto fino alla Restaurazione del 1815. Ma tali eventi influirono relativamente poco sulla sua attività: affermatosi ben presto come brillante compositore d'opera, fu anche insegnante di pianoforte nel Conservatorio di Parigi, fondato nel 1792, sebbene le sue doti di pianista fossero inferiori a quelle compositive.

François-Adrien Boïeldieu - Concerto per arpa e orchestra n. 1 in do maggiore

Louis Vierne (Poitiers, 8 ottobre 1870 - Parigi, 2 giugno 1937) è uno dei maggiori esponenti della scuola organistica francese tra Ottocento e Novecento. Compositore ed improvvisatore assai apprezzato, sebbene quasi cieco dalla nascita, fu allievo di Charles-Marie Widor al Conservatorio di Parigi e nel 1900 divenne organista titolare della Cattedrale di Notre-Dame. Mantenne tale incarico fino al 1937, anno della sua morte, che avvenne proprio alle tastiere dell'amato organo Cavaillé-Coll, durante il suo 1750emo concerto nella Cattedrale parigina.

Louis Vierne - Pastorale, Scherzetto e Arabesque, da "24 pezzi in stile libero" op. 31

"Non amo usare melodie giapponesi come materiale. Nessuna forza... nessuno sviluppo. Le melodie giapponesi sono come il Fuji - belle ma eternamente immobili". Così il compositore Toru Takemitsu (Tokyo, 8 ottobre 1930 - 20 febbraio 1996) ha spiegato la sua propensione verso la musica occidentale e francese in particolare. Ma il più profondo ed autentico spirito giapponese alberga comunque nelle sue opere, frutto non di una semplice fusione di stili, ma espressione del desiderio di "nuotare nell'oceano che non ha né Oriente né Occidente".

Toru Takemitsu - Rain Tree Sketch II, per pianoforte

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