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Grandi direttori: Otto Klemperer

in onda domenica 30 maggio alle ore 13,00

Grandi direttori: Otto KlempererGustav Mahler, conosciuto nel 1907, fu il suo primo sostenitore; grazie a lui il giovane Otto Klemperer fu maestro del coro e poi direttore all'Opera Tedesca di Praga, e tre anni dopo diresse il teatro di Amburgo; in quegli anni fu anche assistente del compositore nelle prove delle sue ultime sinfonie, e tra il 1913 ed il '27 fu direttore a Barmen, Strasburgo, Colonia, Wiesbaden.

Approdato a Berlino, Klemperer promosse la diffusione delle composizioni contemporanee, e diresse con successo prime esecuzioni di importanti opere di Stravinsky, Hindemith, Janacek; il musicista tedesco di origini ebraiche nato nel 1885 lascerà la Germania nel 1933; alla fine degli anni '30 risalgono le prime esperienze americane con la Los Angeles Philharmonic, la New York Phiharmonic e la Pittsburgh Symphony Orchestra.

Del '39 è la grave malattia (un tumore al cervello che gli portò una parziale paralisi), a causa della quale negli ultimi tempi della vita egli era solito dirigere seduto; alla fine della guerra Klemperer tornerà in Europa, direttore dell'Opera di Budapest dal 1947 al '50, ormai affermato come uno dei maggiori direttori d'orchestra insieme a Kleiber, Walter e Furtwängler.

Nel '51 il suo ritorno negli USA e, in Canada, un altro grave incidente (questa volta la rottura del femore), a dispetto del quale comunque Klemperer non rinunciò alla sua frenetica attività: Direttore Principale della Philharmonia Orchestra di Londra dal 1959 al '71, sempre moltissimi i suoi impegni di concerti e registrazioni.

L'eredità discografica lasciataci da Otto Klemperer è tra le più ricche; le sue incisioni hanno fatto scuola e alcune di esse (Beethoven, Brahms, Mahler), pur se ormai lontane nel tempo, restano esemplari; le dimensioni eroiche della sua apollinea visione interpretativa, l'approccio ad una lettura perentoria del testo musicale, una certa predilezione per il suono dei fiati sono tratti distintivi della sua forte identità musicale.

Come ricorda nella sua biografia Peter Heyworth, autore nel 1983 della fortunata opera in due volumi Otto Klemperer: His Life and Times, con la morte di Furtwängler ed il ritiro di Toscanini il direttore visse, ormai settantenne, un nuova fase della vita: "Klemperer fu universalmente riconosciuto come il più autorevole interprete del repertorio austro-tedesco da Haydn a Mahler, una reputazione che mantenne fino al suo ritiro dalla vita concertistica pubblica nel 1972".

Klemperer, in gioventù allievo di Hans Pfitzner, negli Stati Uniti studiò composizione con Arnold Schoenberg e - come forse pochi sanno - fu compositore assai prolifico; compose 6 sinfonie, opere, musica con coro, cameristica e molta liederistica (musica non ancora interamente eseguita e in alcuni casi andata distrutta); come egli stesso ebbe a dire: "Sarei felice di essere ricordato come un direttore "e" un compositore. Ma, senza voler essere arrogante, vorrei solo essere ricordato come un "buon" compositore. Se la gente trova fiacche le mie composizioni, allora è meglio non essere ricordato...".

L'ultimo appunto sul grande direttore è tratto dalle cronache amburghesi del 1910, in occasione del suo debutto con il Lohengrin: già allora Klemperer fu visto come "Musicista della massima sensibilità, di elettrizzante temperamento e naturale istinto drammatico... Egli coglie ogni accento sia nel dramma che nella musica, come musicista non perde un dettaglio sulla partitura"; di quel direttore che aveva rifiutato di alzare la bacchetta finchè non aveva ottenuto in sala un silenzio totale, più lapidariamente un altro critico parlò di una meteora che cade dal cielo.

Del direttore, scomparso nel 1973, ascolteremo il Preludio da I Maestri Cantori di Norimberga di Richard Wagner e la Sinfonia n. 5 di Anton Bruckner; si tratta di due registrazioni di Klemperer sul podio dei Wiener Philharmoniker realizzate dal vivo nel 1968.

Otto Klemperer

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