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una notte all'opera

hanno detto



E bravo Fabio Fazio. Continua a essere l’unico o quasi che in Rai si ricordi dell’esistenza della musica colta.
Alberto Mattioli, La Stampa, 30 novembre 2009

Nell’evo della televisione, forse era inevitabile che si verificasse in televisione anche un evento a suo modo storico per la musica classica italiana: dopo 24 anni, Claudio Abbado è tornato a dirigere la Filarmonica della Scala, che del resto fu fondata proprio da lui.
Alberto Mattioli, La Stampa, 2 dicembre 2009

Esperimento encomiabile, visto che nessuno ha più il coraggio di proporre la musica classica o lirica in tv, tantomeno in prima serata, e perché ha messo insieme tre pezzi da novanta: Daniel Barenboim, protagonista della Carmen, Maurizio Pollini e Claudio Abbado.
Paola Zonca, la Repubblica, 3 dicembre 2009



Grande musica e tv, il matrimonio si può fare. Meglio, si deve. In prima serata, per quasi tre ore a parlare di temi pressoché inediti sui nostri piccoli schermi: cos’è la musica, come nasce, come si esegue, come si dirige, come si ascolta… […] Che Abbado, notoriamente allergico ai media, avesse acconsentito a partecipare a un programma tv sembrava già miracoloso. Ma che di sua iniziativa, avesse proposto anche di dirigere l’ensemble scaligero anticipando il suo rientro milanese fissato per il prossimo giugno, quello non lo immaginava nessuno.
Giuseppina Manin, Corriere della Sera, 3 dicembre 2009

Puntata da annali della televisione, una serata di grande musica alla presenza di tre pezzi da novanta, tre maestri di fama mondiale. Nella trasmissione […] è successo qualcosa che gli appassionati ricorderanno per tantissimo tempo. Mimmo di Marzio, Il Giornale Milano, 3 dicembre 2009

Aver portato in tv la grande musica e grandi interpreti - si legge in un telegramma inviato da Napolitano al conduttore - è stata una bellissima cosa, che fa onore alla Rai e ne valorizza il ruolo. Vivi complimenti a lei e agli amici Abbado, Pollini e Barenboim. Giorgio Napolitano
ANSA, 4 dicembre 2009

Bella e importante serata dedicata alla lirica.
Antonio Dipollina, la Repubblica, 5 dicembre 2009



Non siamo condannati a talk show e veline. Saviano ha superato XFactor parlando di libri difficili, Pollini e Abbado hanno portato la musica classica in prima serata.
La Repubblica, 5 dicembre 2009

La musica dà forza, allegria e senso alla vita. Ecco. Fabio Fazio ha dedicato uno speciale di Che tempo che fa su Raitre alla Carmen che il 7 inaugura la Scala. Suoi complici tre signori, bellissimi e anziani: Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Maurizio Pollini. In una società che fornisce un modello politico e televisivo dove invecchiare è vietato, vedere questi grandissimi segnati dal tempo e dalla vita è stato fortificante. E poi quello che dicevano. Come lo dicevano. […] Sipario, magia, divulgazione e grandezza. Un gran bel pezzo di televisione. E poi il presidente Napolitano che manda un telegramma a Fazio: Fa onore alla Rai aver portato in tv la grande musica e i grandi interpreti.
Alessandra Comazzi, La Stampa, 5 dicembre 2009

Le due trasmissioni [Annozero e Che Tempo Che Fa] rappresentano due tentativi di fare seriamente una tivù di servizio: da un lato, raccontare quel che è sempre alluso ma mai davvero spiegato (in che diavolo consiste questo processo?); dall’altro, portare l’opera in prima serata. […] Entrambe le trasmissioni puntano su quelli che Proust chiamava ‘i piaceri difficili’: il piacere della verità da una parte, dall’altra il piacere della bellezza. Di una bellezza che si costruisce su un linguaggio fortemente codificato, per cui se non conosci il codice non puoi arrivare a goderne. Fazio ha cercato di rendere più affabile questo codice puntando sul 'fattore umano': sulla simpatia e la passione di Barenboim, di Pollini e di Abbado, sulla fascinazione affabulatoria di Baricco.
Walter Siti, La Stampa, 6 dicembre 2009

 


Penso che la serata sulla musica sia stata un evento memorabile. Di più: un evento senza precedenti perché nessuno aveva mai messo insieme (in uno studio televisivo!) tre musicisti di quel calibro più l’orchestra della Scala. […] Per la qualità nessun confronto è possibile tra questo programma e quelli sugli altri canali.
Corrado Augias, La Repubblica, 6 dicembre 2009

Evviva la televisione quando fa servizio pubblico. Meglio ancora quando serve l’arte, non scimmiottandone le forme ma spiegandola. […] Molto meglio usare la televisione come mezzo divulgativo, funzione alla quale essa si presta egregiamente se usata come si deve. E così prima della 'prima' (della Scala), Fabio Fazio ha condotto una puntata del suo Che tempo che fa con ospite in studio, la Musica. Quella grande, vera, la musica d’arte incarnata nella persona di Daniel Barenboim, direttore, pianista, uomo di pace.
Fabio Vitta, Il Riformista, 8 dicembre 2009

Perché per ricordarci che la musica è 'bella e necessaria' ci voleva proprio Fabio Fazio con un gruppo di amici appassionati.
Grazia Lissi, Oggi, 16 dicembre 2009

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