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Curcuma

La dorata spezia di origine orientale, nota  anche come “zafferano delle Indie” per il suo colore giallo, sembra essere un rimedio miracoloso.La curcuma (turmeric in inglese), è da sempre diffusa in tutta l’Asia meridionale, e utilizzata dalla medicina ayurvedica da più di 5000 anni.

In India sono soliti assumerla sotto forma di bevanda calda, il golden milk, per prevenire e alleviare i dolori articolari e reumatici. Il latte dorato, vale a dire,  quello che spopola su Instagram da un annetto a questa parte. Latte curcuma pepe e olio di cocco. Una pozione magica che dovete assolutamente provare.

Numerose ricerche hanno confermato le benefiche proprietà della curcuma già riconosciute dalla medicina orientale, che vanno dall’azione anti-infiammatoria, efficace nella prevenzione di ulcere gastriche, a quella di rafforzamento del sistema immunitario, da quella della regolarizzazione del metabolismo, grazie all’azione purificante sul fegato, a quella di potente anti-ossidante.

Recenti studi hanno dimostrato che la curcuma è molto utile  anche nella prevenzione delle malattie degenerative Alzheimer, diabete di tipo 2, tumori e malattie cardiovascolari.

Ha la capacità di provocare una significativa riduzione della quantità di zuccheri nel sangue, così come è in grado di aumentare il livello del colesterolo “buono”, o HDL, insieme a una contemporanea riduzione di quello “cattivo”, o LDL.

Il principio attivo della curcuma è la curcumina, che ha un sapore piccante, leggermente amarognolo, distintamente terroso e un odore simile alla senape.

Ricavata dalla polverizzazione del rizoma –preventivamente bollito ed essiccato– della Curcuma Longa, una pianta erbacea perenne, la curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, di cui fa parte lo zenzero

Ma la spezia, da sola, non è assorbita in modo ottimale dall’organismo: perché la curcumina possa esprimere al meglio le sue virtù benefiche, dovrà sempre essere unita a del pepe nero o assunta insieme a dei grassi. l'associazione della curcuma alla piperina, che può aumentarne la biodisponibilità fino al 2000%

Altra indicazione utile è di abbinarla a cavoli e broccoli e di consumarla fresca:  la cottura e l’essiccazione cui viene sottoposto il rizoma per ottenere la polvere riducono infatti di  molto l’efficacia della curcumina.

L'utilizzo di curcuma è controindicato in presenza di calcoli biliari.

La curcuma, come le altre spezie, viene venduta a peso ed è un potenziale bersaglio delle comuni frodi di natura commerciale (adulterazione, sofisticazione ecc.). Non è raro che nella curcuma vengano aggiunte polveri dal colore simile, più economiche, ma potenzialmente tossiche; la più comune è l'ossido di piombo che dona alla curcuma un colore più rosso-arancio invece del suo naturale giallo oro.

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