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La società delle api



L'ape è un insetto sociale che vive in una colonia chiamata alveare, una struttura costituita da celle esagonali suddivise in aree funzionali a seconda della destinazione d’uso. Una colonia è formata mediamente da 100 mila individui che si distribuiscono in maniera non omogenea nelle tre caste, rappresentate dalla regina, dalle operaie e dai maschi, detti anche fuchi o pecchioni.

L'ape regina:

La regina è l'unica femmina fertile, si distingue dalle operaie per l'addome più lungo e voluminoso. Il suo compito è quello di deporre le uova. Può vivere fino a 4 o 5 anni. Nasce, per sostituire una vecchia regina malata o per sciamare e formare una nuova colonia, da un uovo fecondato del tutto identico a quello da cui hanno origine le operaie, ma deposto in una cella speciale, situata a fianco dei favi, più grande delle altre dell’alveare e orientata verticalmente anziché orizzontalmente. La discriminante che permette alla regina di diventare tale è la particolare nutrizione cui è sottoposta: le operaie hanno infatti il compito di alimentarla con una speciale secrezione delle ghiandole  presenti sul loro capo, la pappa reale, che determina lo sviluppo completo dell’apparato riproduttore

Il fuco:

 I maschi hanno dimensioni maggiori delle operaie ma sono più piccoli della regina, possiedono una ligula (l’apparato succhiante) più corta delle bottinatrici e sono privi di aculeo, apparato per la raccolta del polline, ghiandole faringee e ceripare. La loro funzione primaria consiste nel fecondare la regina, attività al seguito della quale muoiono. Vive all'incirca una stagione.

L'ape operaia:

L'operaia è una femmina sterile. Nell'alveare ne possiamo contare qualche decina di migliaia. Vive circa 40 giorni d'estate, sopravvive all'inverno durante la brutta stagione. Il suo corpo è estremamente versatile infatti essa compie nell'arco della sua vita tutti i lavori necessari nell'alveare. Le operaie costituiscono una casta monomorfa, formata cioè da individui tutti uguali tra di loro, e presentano caratteri morfofisiologici propri, indotti in parte dal tipo di alimentazione ricevuto durante lo stadio larvale, in parte da feromoni emessi dalla regina. 




Le operaie ripartiscono le varie attività sociali secondo gli stadi di età:

Le api architetto:

Le operaie formano con i loro corpi una specie di impalcatura che servirà da guida per la costruzione del nuovo favo.

 

L'ape ventilatrice:

Ventilando sopra i favi, le operaie favoriscono la maturazione del miele permettendo l'evaporazione dell'umidità in eccesso.

 

L'ape guardiana:

Sul predellino la guardiana controlla che nessun intruso entri nell'alveare.

Essa è disposta a sacrificare la propria vita per il bene della colonia.

 

L'ape bottinatrice:

E' questa l'ape che ha il compito di raccogliere all'esterno il necessario per la vita dell'alveare: acqua, nettare, polline e propoli.
Dopo circa un mese di vita le api bottinatrici riprendono mansioni casalinghe fino a quando, sentendo avvicinarsi la fine, si allontanano dalla colonia e vanno a morire lontano da essa per non contaminare l’alveare col proprio cadavere. Per tutta la loro esistenza le operaie si distinguono per il pungiglione, un’importante arma di difesa, e, per il solo periodo in cui agiscono da bottinatrici, per la capacità di trasmettere alle compagne precise informazioni sull’esatta ubicazione di una sorgente di cibo, comunicando dati sui rapporti di posizione tra campo fiorito, alveare e sole.



I Prodotti dell'alveare:

Miele

Il miele è il nettare dei fiori, che le api raccolgono e addensano grazie ai fermenti prodotti dal loro organismo. In questa trasformazione, il contenuto di acqua passa da un 80 per cento iniziale a meno dei 20 per cento. E quando gli apicoltori lo raccolgono nelle arnie trovano un alimento prezioso, che è il distillato di innumerevoli piante: per ottenere 500 grammi di miele, le api visitano infatti qualcosa come 1 milione di fiori.
I componenti sono numerosi.  Prima di tutto troviamo zuccheri semplici fonte energetica per l'organismo. Ci sono poi minerali come ferro, rame, fosforo, potassio, sodio, manganese, calcio, silicio, magnesio, cloro, zinco. Cui si aggiungono vitamine K, B1, B2 B6, alcuni amminoacidi, flavonoidi, oli essenziali.


Propoli

Prende il nome dalla parola greca própolis, che significa "davanti alla città". E in effetti le api impiegano questa sostanza come "sentinella". Perché la usano per sigillare le fessure dell'alveare e come ottimo collante. Serve pure per rimpicciolirne il foro d'ingresso e per isolare i corpi di eventuali invasori. In pratica, la funzione della propoli è quella di sterilizzare l'ambiente in cui lo sciame vive. 
Per questa sua proprietà antisettica, fin dall'antichità la sostanza è stata molto usata nella medicina tradizionale. La propoli è una miscela complessa di componenti naturali che le api raccolgono dalle gemme di alberi come pioppo, betulla, abete, salice, olmo, quercia. Sebbene la sua composizione vari da regione a regione, in genere la propoli è costituita da resine, cera, olio essenziale, polline e da composti come acidi fenolici e flavonoidi. La propoli non ha controindicazioni, a meno che siano presenti allergie specifiche nei confronti dei prodotti delle api.

 

Pappa Reale

La pappa reale è un cibo da... regina, intesa come ape, che la consuma per tutta la vita, mentre le larve destinate a diventare operaie la ricevono solo per tre giorni. La vita media di un'operaia è intatti di sei settimane, mentre la regina può vivere cinque anni, deponendo migliaia di uova. Il suo unico alimento è proprio la pappa reale, una gelatina bianco gialla, prodotta dalle operaie. Per la sua composizione è una sostanza paragonabile al latte materno.In effetti, la pappa reale e l'unico prodotto dell'alveare che contenga grassi, per circa il 10 per cento. Inoltre troviamo proteine, tutti gli amminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B, vitamina C, oligoelementi e nucleotidi, ovvero le basi che costituiscono il Dna. La pappa reale ha proprietà nutritive importanti ed è usata come energetico per stimolare le difese e la vitalità dello organismo. Perciò è indicata per bambini, anziani, sportivi e nelle convalescenze.

 

Polline

È il seme maschile dei fiori e le api adulte lo danno da mangiare alle larve. Il polline è un concentrato energetico, una vera bomba di vita. In particolare in esso troviamo 20 dei 22 amminoacidi essenziali alla vita. Il polline è anche costituito da zuccheri semplici, soprattutto glucosio e fruttosio, da vitamine del gruppo B, da vitamina C, da flavonoidi e da minerali, potassio, sodio, calcio, magnesio, fosforo, ferro, rame e zinco.

 

La cera

Le api costruiscono le cellette nei favi vergini, ovvero telaini con una base di cera . Quando pieni di miele, gli insetti proteggono i favi con altra cera: così protetto il  miele potrebbe resistere centinaia d'anni.  La cera, da sempre sinonimo di morbidezza, contiene acidi grassi, propoli, pigmenti e vitamina A. Oltre a essere usata per modellare, fabbricare candele e lucidare è sempre stata un componente di cosmetici. Fu base della prima crema emolliente realizzata da Galeno, celebre medico greco del II secolo.

La sua ricetta ? Una parte di cera d'api, tre parti di olio d'oliva, in cui erano stati macerati boccioli di rosa, e "tanta acqua quanta se ne può mescolare nel composto".

 

 




Fonti:

conapi.it

torinoscienza.it

mondoapi.it

finalpia.it

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