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Roma Termini – Ore 20

di Marco Ardemagni

Gira Gino, indisturbato
col fucile per il figlio
tappo rosso ben piazzato
lo si vede a mezzo miglio.

Corre Luisa trafelata:
è in ritardo alla stazione
vede l'arma, è preoccupata
vuol salvare la nazione.

Chiama: “Pronto polizia?
Qui c'è un rischio straordinario”
Quelli arrivan: “Tutti via
dallo scalo ferroviario”.

Gino manco se ne avvede
benché il caos sia già infernale
calmo e placido procede,
sale sopra il regionale.

Di lui parlano al TG
mentre impazza il fuggi fuggi
Gino fa: “Che ressa qui!
Meno male vado a Fiuggi”.

Poggia l'arma, “Forza andiamo,
che fa un freddo micidiale
se no poi quando arriviamo?
Spero in tempo per Natale.

E comunque ho il dono pronto 
Guarda un po' che parapiglia.
Porca zozza, ma che tonto:
Non ho niente per mia figlia”.

Corre giù alla bancarella:
nel marasma sovrumano
compra per la sua Gisella
una bella bomba a mano.

Col tappo rosso.
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