Fuori Orario - F. Wiseman

Sabato 12 e domenica 13 novembre

 

Sabato 12 e domenica 13 novembre in occasione della cerimonia di consegna del premio Oscar alla carriera a Frederick Wiseman Fuori Orario cose (mai) viste presenta due puntate interamente dedicate al lavoro del grande cineasta americano.
Wiseman, nato a Boston nel 1930, produce, dirige e edita il suo primo film, Titicut Follies, nel 1967. Girato nel manicomio criminale di Bridgewater, non lontano dall’università dove lavorava, Titicut Follies ha un successo immediato che lo spinge a diventare un filmmaker indipendente e nel 1971, dopo aver firmato il primo contratto con la televisione pubblica PBS, a fondare la casa di produzione Zipporah Films, che da allora segue tutti i suoi lavori dalla produzione alla distribuzione. Wiseman è noto per lo stile unico dei suoi film, senza interviste o voci fuori campo, che raccontano da cinquant’anni le grandi istituzioni degli Stai Uniti dagli ospedali (Hospital, 1970, Near Death, 1989) ai campi di addestramento dell’esercito (Basic Training, 1971), dal sistema del welfare (Welfare, 1975) a quello delle case popolari (Public Housing, 1997). I suoi film, proiettati e premiati in tutto il mondo, rappresentano non soltanto una delle vette estetiche del cinema americano tutto ma anche importanti documenti di studio per scienziati ma anche per altri autori di cinema, come dimostrano i celebri casi di Stanley Kubrick, che ha strutturato la prima parte di Full Metal Jacket sulla base del film di Wiseman Basic Training, o degli autori della serie The Wire che mettono Public Housing come fonte principale.

Nel corso degli anni i suoi film sono stati programmati costantemente da Fuori Orario su Rai 3, cosa che ha concorso alla diffusione e alla conoscenza dell’opera di Wiseman in Italia, paese in cui ha ricevuto il Lone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia del 2014.

Questa volta si potranno vedere, nella versione originale sottotitolata, sabato 12 At Berkeley, ritratto della più prestigiosa università pubblica degli USA, mentre domenica sarà la volta di Manoeuvre, che documenta un’esercitazione delle truppe NATO e The Store, sulla corporation del commercio Neiman-Marcus di Dallas.

 

Sabato 12/11

AT BERKELEY (2013, 235’, colore, versione originale con sottotitoli in italiano)
Produzione, regia, suono e montaggio: Frederick Wiseman
Frederick Wiseman ci racconta Berkeley, l'università pubblica più grande e prestigiosa degli Stati Uniti. Filmando le diverse attività che si svolgono a Berkeley, il regista racconta la vita quotidiana dell’ateneo, dai dormitori delle matricole agli incontri di football tra allievi, passando per le riunioni di dipartimento, così some i progetti straordinari e all’avanguardia nell’ambito della ricerca e delle tecniche di insegnamento e apprendimento nell’era digitale.

 
Domenica 13/11

MANOEUVRE (1979, 114’, bianco e nero, versione originale con sottotitoli in italiano)
Produzione, regia, suono e montaggio: Frederick Wiseman

Un reggimento di carri armati di Fort Polk, Louisiana, attraversa vari luoghi di addestramento nell’allora Repubblica Federale Tedesca. Uno degli obiettivi di questa simulazione di guerra è testare in quanto tempo possano arrivare i rinforzi dagli USA in aiuto delle forze NATO e come quest’ultime si possono adattare al territorio. Il film mostra le singoli fasi dell’esercitazione dall’uscita dei mezzi che trasportano gli uomini armati ai movimenti difensivi e il ripiegamento quando il nemico sta attaccando. La simulazione della guerra sovrimpressa alle trame tessute da Wiseman attraverso il montaggio fanno di Manoeuvre uno dei massimi esempi del suo cinema che mostra quanta “naturale” finzione ci sia nel nostro quotidiano.

 

THE STORE (1983, 118’, colore, versione originale con sottotitoli in italiano)
Produzione, regia, suono e montaggio: Frederick Wiseman

Le strategie pubblicitarie e di marketing, il management interno, l'addestramento del personale, i molteplici aspetti organizzativi di un'importante corporation del commercio come la Neiman-Marcus di Dallas.Soffermandosi sui molteplici aspetti del centro commerciale Wiseman costruisce un film che diventa specchio dell’America reaganiana in cui i flussi delle merci sono intrinsecamente legati  alle dinamiche umane.

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