La Fotogallery della seconda puntata





Io e George - Il programma

Da venerdì 13 novembre in seconda serata

Io & George è un programma televisivo on the road nel quale i protagonisti – la scrittrice Simonetta Agnello Hornby e suo figlio George, vengono raccontati attraverso un viaggio.

Simonetta Agnello Hornby è una scrittrice siciliana di grande successo, che da molti anni vive a Londra. Qui ha avuto una importante carriera come avvocato dei minori e ha cresciuto i suoi due figli George e Nicola. George ha 45 anni e da 13 è affetto da sclerosi multipla primaria progressiva, una grave malattia che lentamente lo paralizza: ma non per questo rinuncia a muoversi, grazie a una speciale carrozzina acquistata su Internet che ha fatto arrivare addirittura dalla Malesia.

Madre e figlio non hanno mai fatto un viaggio insieme attraverso l’Italia: questa sarà la storia del loro viaggio, ripreso per tre settimane dalle telecamere, una delle quali sulla carrozzina di George. E' la prima volta – dopo più di quarant’anni di vita in Inghilterra - che Simonetta Agnello Hornby ha l’occasione di osservare il nostro Paese da Nord a Sud. Il risultato del loro viaggio sarà un racconto a due voci dell’Italia del 2015.

Il viaggio è fondamentale per una scrittrice come Simonetta Agnello Hornby: curiosa di tutto, con il suo taccuino sempre in mano osserva e  prende appunti per i suoi prossimi libri.  George negli ultimi anni è diventato il suo braccio destro, un ricercatore instancabile e prezioso; ma soprattutto è un uomo coraggioso, allegro e ovviamente dotato di un’ironia tipicamente inglese. Si sente assolutamente italiano per metà, e ha trasmesso l’amore per l’Italia anche ai suoi due figli, Elena e Francesco.

Il programma inizia con la descrizione della loro vita quotidiana a Londra: George si muove molto, grazie ai mezzi pubblici londinesi che gli rendono la vita abbastanza semplice. Il quartiere di riferimento di Simonetta e George è Brixton, nel sud di Londra, vivace zona commerciale che durante l’Era Thatcher fu teatro di rivolte: qui Simonetta aprì nel 1979 il suo studio legale come avvocato dei minori, prestando la sua opera in un contesto povero e disagiato.

La decisione del viaggio è presa, e molte sono le cose da fare: prima di partire organizzeranno un party di arrivederci con parenti e amici, un po’ inglesi e un po’ italiani. All’aeroporto di Gatwick, prima dell’imbarco per Milano, scopriremo cosa significhi per un disabile prendere un aereo: controlli, trasbordi da una carrozzina all’altra e…tanta pazienza, perché siamo solo all’inizio.

Da Londra arriveranno così a Milano, poi in treno andranno a Firenze, da lì in auto fino a Pisa, poi Roma, e di nuovo in treno fino a Napoli, per prendere poi il traghetto per la Sicilia. Durante il loro viaggio, Simonetta e George vivranno molte avventure: Simonetta vedrà un paese profondamente cambiato, e George dovrà misurarsi –da inglese- con le contraddizioni tipicamente italiane, anche quelle relative al concetto di accesso ai disabili. Ma coraggiosamente prenderà treni, autobus, aerei e navi, per conoscere tante realtà e tante storie, come a Milano, dove i detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera  raccontano in poesia la loro condizione. Simonetta scoprirà alcuni aspetti dell’immigrazione nel nostro Paese andando a farsi i capelli da un parrucchiere cinese, e farà un sopralluogo alla Scala per ambientare alcuni capitoli del suo prossimo romanzo.

In Toscana andranno a Pisa alla ricerca delle origini della famiglia Agnello, e poi passeranno qualche ora con il loro amico Andrea Camilleri in campagna. Il tema dell’incontro viene proposto da George: “cosa significa avere una mamma italiana”.

A Roma osserveranno tanti contrasti, tra i segni del fascismo e la presenza della più antica comunità ebraica d’Europa, tra il Vaticano e la minoranza gay che chiede diritti e d’estate vive le sue serate al Gay Village. E durante una visita al Quirinale avranno l’opportunità di incontrare il Presidente Mattarella, il cui discorso di insediamento ha tanto colpito George.

A Napoli Simonetta esplorerà i cunicoli del sottosuolo rivivendo un passato emozionante, mentre George resterà in superficie per portare avanti una sua ricerca personale: quella dell’autentico babà. A San Gregorio Armeno faranno una full immersion di napoletanità prima di prendere la nave per la Sicilia, come si faceva una volta. Raggiungeranno quindi Palermo via mare, sbarcando all’alba.

E dopo una difficile sfida contro le barriere architettoniche di Palazzo Reale, prenderanno la strada per Agrigento: lì, a Mosè, la famiglia si riunirà a tavola e George infine riabbraccerà i suoi figli.

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