La posta del giudice

Caro Giudice, sono in crisi nera, anzi in crisi rossa: ho 29 anni e guadagno quasi trenta milioni di
euro l'anno, eppure non sono felice. Ultimamente sul lavoro mi faccio prendere da una frenesia
incredibile, specie all'inizio della giornata. A volte ne faccio le spese io, altre volte i miei colleghi,
spesso entrambi. Questo sta minando la mia credibilità. Non vorrei trovarmi tra un anno o due a
guadagnare solo 25 o 20 milioni l'anno. Sarebbe una vera sciagura. Caro Giudice, cosa mi consiglia
di fare? La prego di rispondermi con la massima riservatezza.

Caro Sebastian Vettel, mi fa piacere che si sia rivolto a me. È la prima cosa giusta che fa da molto
tempo. La seguo da anni ed effettivamente negli ultimi tempi la vedo troppo impulsivo con la sua
Ferrari: a Spa mi ha centrato il suo compagno Raikkonen, a Sepang mi ha preso il leader del
mondiale Rosberg. E sempre al primo giro. A mio avviso il suo è un problema simile a quello di chi
è troppo veloce, impulsivo anche in amore, e trova subito la conclusione, lasciando insoddisfatte le
proprie tifose (ed eventualmente anche i propri tifosi). Per questo i rimedi possono essere simili a
quelli usati per contrastare lo spiacevole fenomeno maschile: ad esempio nel corso del primi giri
provi a pensare a qualcosa di deprimente, come la malattia di un lontano parente, oppure alla
competitività del suo veicolo o anche alla naturale simpatia del suo direttore sportivo. Provi per
qualche gran premio e poi mi faccia sapere. Cordialmente.