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L'opera lirica: Ernani - in ricordo di Vincenzo La Scola

in onda martedì 15 novembre alle ore 21,00

L'opera lirica: Ernani - in ricordo di Vincenzo La ScolaGià dalla prima rappresentazione alla Comédie-Française nel febbraio 1830 il dramma "Hernani, ou l'honneur castillan" di Victor Hugo aveva causato veri e propri scontri tra sostenitori del classicismo e fautori del nuovo clima romantico, in quella che verrà detta la "battaglia di Hernani"; le polemiche si ripeterono praticamente ad ogni replica, e l'opera con la sua significativa prefazione è tuttora considerata l'atto di nascita del Romanticismo francese.

Per i suoi contenuti eroici e per la natura del protagonista - Ernani appunto - che incarna simultaneamente l'anima trasgressiva del bandito e quella galante ed appassionata del paladino di onore e liberta, l'opera si offrì anche come prezioso spunto per sviluppi musicali.

A cogliere tale spunto in Italia fu Felice Romani, che fornì a Vincenzo Bellini, nello stesso 1830, materiale per un libretto d'opera; il musicista ne realizzò però solo alcuni frammenti (che confluirono poi nella "Norma") e il progetto naufragò, probabilmente per timore della censura.

Negli anni '40 Giuseppe Verdi, dopo le sue opere corali ("I Lombardi" e "Nabucco") era alla ricerca di personaggi più caratterizzati sui quali modellare il suo lavoro drammaturgico e musicale sull'espressione delle passioni; il musicista trovò proprio nel dramma francese il terreno su cui sperimentare queste sue nuove istanze.

Come librettista Verdi scelse un poco noto scrittore che egli manovrò ampiamente, imponendogli molte condizioni: si trattava del giovane Francesco Maria Piave, che diventerà il principale collaboratore di Verdi fornendogli libretti per quasi un ventennio (suoi i testi de: "I due foscari", "Attila", "Macbeth", "Il corsaro", "Stiffelio", "Rigoletto", "La traviata", "Simon Boccanegra", "La forza del destino").

"Ernani" diviene nelle mani di Verdi uno dei primi veri eroi romantici del teatro musicale; l'opera, considerata il primo successo internazionale del compositore bussetano, ottenne moltissime repliche - anche con altri titoli ("Il proscritto", "Elvira d'Aragona", "Il corsaro di Venezia").

Quest'opera, tra le più saldamente legate agli ideali del patriottismo risorgimentale, lanciò anche una vera e propria moda, suggerita dai costumisti del Teatro la Fenice che per la prima veneziana avevano realizzato il look del protagonista seguendo i suggerimenti del testo francese: il mantello di Ernani e soprattutto il suo cappello con la penna, portato dai patrioti veneziani e milanesi; il cappello all'Ernani, indossato da uomini e donne (prima delle quali fu Cristina di Belgioioso), divenne un vero simbolo dell'amor di patria e alcuni anni dopo proprio questo copricapo sarà il noto e amato simbolo degli alpini.

Dedichiamo questa serata operistica al ricordo di uno dei nostri tenori più acclamati, scomparso recentemente a soli 53 anni: Vincenzo La Scola, qui interprete del ruolo protagonista in una registrazione del 1991.


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