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Abbonarsi

Quando si scrive "abbonarsi" si intende alla Filodiffusione Analogica che arriva nelle case tramite linea telefonica fissa Telecom (e solo Telecom).

La Filodiffusione Analogica nacque nel 1958 (le trasmissioni ufficiali iniziarono il 4 gennaio 1959) quando venne offerta agli ascoltatori la possibilità di ricevere dei programmi musicali con larghezza di banda fino a 7 kHz tramite il collegamento del telefono abbonandosi alla (oggi) Telecom Italia. Oggi è possibile ricevere i programmi trasmessi sui canali della Filodiffusione (e non trasmessi in FM) anche sui  canali  DTT, satellite, DAB+ e web.

La Filodiffusione analogica offre ancora oggi il vantaggio di una estrema semplicità d'uso (pochi tasti e potenziometri, contro telecomandi con decine di opzioni, oppure software complicatissimi, il che è molto apprezzato da utenti "deboli" come ipovedenti e anziani), notevole robustezza (anche nel tempo: i Filodiffusori hanno decenni di vita) ed estrema economicità.

Il servizio di Filodiffusione Analogica è manutenuto  da TIM Italia, che lo ha "ereditato" dai precedenti gestori del servizio telefonico fisso. Per nuovi abbonamenti è quindi necessario rivolgersi a TIM, che verificherà se è tecnicamente possibile attivarli.

Gli utenti privati (si intendono quelli che l'ascoltano in luogo non aperto al pubblico) potevano richiedere un nuovo abbonamento telefonando al 187, e per utenti privati  è dovuto solo, a parte il costo di allaccio di circa 3 euro, il canone Telecom di 2,08 euro l'anno; ovviamente si deve essere in regola con la Tassa di Possesso sugli  apparecchi radiotelevisivi (il cosiddetto "canone RAI"). Gli utenti con diffusione in luogo aperto al pubblico (es. alberghi, studi professionali, supermercati) possono richiedere nuovi abbonamenti all'apposito Ufficio Telecom che li gestisce, ed è dovuto non solo il canone Telecom di 2,08 euro l'anno, ma anche un Abbonamento Speciale (vedi www.abbonamenti.rai.it) e la tassa SIAE.

La Filodiffusione Analogica raggiungeva  la maggioranza dei "vecchi" capoluoghi di Provincia, e solo utenze entro 5-7 km dalle Centrali a suo tempo connesse. Pertanto per i nuovi allacci la Telecom deve effettuare una valutazione di fattibilità tecnica. Notare che se si è abbonati, per il servizio fisso telefonico, ad un altro provider, non è possibile ricevere la Filodiffusione Analogica. Non è possibile disporre contemporaneamente di ADSL e Filodiffusione Analogica; chi volesse disporre di ADSL  e già dispone della Filodiffusione Analogica dovrà richiedere a Telecom una seconda linea telefonica e chiedere poi su di essa l'ADSL; oppure rinuciare alla Filodiffusione Analogica.

Chi dispone di collegamento ADSL o di un collegamento dati mobile, ma è da verificare prima il costo (che potrebbe essere esorbitante) può ascoltare i canali della Filodiffusione via web, collegandosi ai siti www.radio4.rai.it, www.radio5.rai.it o ai siti di RadioRAI e cliccando sui tasti per l'ascolto on line. 

La qualità dell'ascolto non sarà la stessa dell'Analogico (in genere è inferiore, se la catena fonica è "a punto", ma questo dipende da Telecom), si avranno i consueti problemi delle connessioni via web, e l'ascoltatore dovrà comunque tenere il PC sempre acceso.

Chi ha, o vuole attivare, la Filodiffusione Analogica deve curare in proprio l'acquisto del Filodiffusore, che è a cura e carico del neo-abbonato, così come la manutenzione; si consiglia di acquistarlo  soltanto "dopo" la comunicazione di TIM di avvenuta attivazione del servizio. Per quanto ci consta gli apparatii per Filodiffusione "nuovi" sono quelli impiegati per impianti di distribuzione audio interna, pertanto ci si dovrà probabilmente rivolgere al mercato dell'usato (ad esempio su e-bay).

Con il servizio attivo si possono ricevere in casa i sei canali della Filodiffusione; i primi tre attualmente diffondono i programmi delle reti radiofoniche RAI (RadioUno Onda Media, RadioDue e RadioTre) mentre il IV Canale trasmette 18 ore al giorno per 365 giorni l'anno Radio4 (musica leggera), dalle 0 alle 6 Radiouno, e il V Canale trasmette Radio5, (musica classica). Il sesto canale è attualmente utilizzato per rendere stereo il V Canale (la Filodiffusione Analogica via cavo degli altri 4 canali è infatti monofonica); generalmente sui Filodiffusori non compare il comando di selezione separato, poiché il sesto viene associato al quinto automaticamente quando si sceglie il programma FD 5.

Se il filodiffusore ne è dotato, è possibile inserire l'uscita audio del Filodiffusore dentro altri apparati audio Hi-Fi sia per amplificarla, sia per diffonderla dentro più locali (sono in commercio distributori e diffusori di segnali audio che qualunque buon elettricista può collegare). È possibile collegare un Filodiffusore diverso su ogni presa dell'impianto telefonico (prese in parallelo) a condizione di usare un "Filtro FD" per ogni Filodiffusore. Il "filtro FD" solge la stessa funzione del "filtro ADSL" anche se i connettori sono diversi; occorrerà quindi un adattamento da parte di un elettricista.

Per qualunque problema relativo alla Filodiffusione il referente è il 187 di TIM, a cui "comunque" va inviata la segnalazione. Se il problema fosse complesso, e richiedesse un intervento RAI, sarà TIM a sollecitarlo alla Sede RAI della Regione interessata.

In ogni Sede Regionale RAI (e nei Centri di produzione di Torino, Milano, Roma Via Asiago e Napoli) è presente un Laboratorio Manutenzione che si occupa anche della Filodiffusione nelle centrali Telecom della regione, in collaborazione con Telecom.
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